RIQUALIFICAZIONE TECNOLOGICA E MANUTENZIONE EDILIZIA
Anno accademico 2015/2016 - 1° annoCrediti: 6
SSD: ICAR/12 - TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 90 di studio individuale, 60 di lezione frontale
Semestre: 2°
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Prerequisiti richiesti
Principi, concetti e metodologie del Recupero Edilizio e Urbano (l'esame di Tecnologie del Recupero Edilizio non è propedeutico, ma si consiglia di affrontarlo avendolo già superto)
Conoscenza normativa nel campo del recupero edilizio.
Frequenza lezioni
Le lezioni non sono obbligatorie, ma si consiglia continuità, soprattutto nella fase di elaborazione del progetto applicativo (Piano di Manutenzione).
Contenuti del corso
Qualità, nella normativa tecnica, ha significato di "adeguatezza all’insieme delle proprietà e caratteristiche di un prodotto o servizio che conferiscono ad esso la capacità di soddisfare esigenze espresse o implicite". (UNI/ISO 8402- 1986).
Il termine ri-qualificazione riferito all’ambiente costruito, pone quindi l’accento su un livello di qualità in essere che spetta al progetto incrementare. L’azione progettuale si configura come azione tesa ad accumulare le informazioni e i significati di uno stato di fatto, per proporre un incremento delle qualità riscontrate e non un’arbitraria variazione dei livelli di funzionamento, ripristinando prestazioni compromesse e evidenziando prestazioni disattese.
Riqualificare implica un miglioramento rispetto alle esigenze dell’utenza; il principio del miglioramento deve affermarsi su quello dell’adeguamento, in quanto il raggiungimento di determinati livelli prestazionali del costruito, dettati dall’odierno modus vivendi in continua evoluzione, deve necessariamente tradursi in interventi misurabili sulla compatibilità tra tecnologie adottate e tecnologie "ricettive", sulle vocazioni dell’esistente, considerando un ulteriore sistema di vincoli che si aggiungono a quelli già presenti nella progettazione del nuovo, di natura normativa, tecnica e funzionale.
L’azione progettuale si concentrerà quindi su tali considerazioni, portando ad interventi fortemente vincolati anche dall’identità dell’oggetto su cui si concentra l’azione progettuale, e dalla presenza attiva del fattore sociale.
Altro obiettivo del corso è fornire gli strumenti per la messa a punto di una strategia di progetto per la manutenzione programmata che privilegi la conoscenza del costruito attraverso la lettura delle condizioni di degrado in essere, negli edifici esistenti, o prevedibili, per l’edificio di nuovo insediamento, individuando soluzioni di progetto e tecniche di intervento basate su requisiti di affidabilità, durabilità e manutenibilità, che consentano di valutare le prestazioni espresse dal costruito ed i livelli di trasformabilità sia a scala edilizia che urbana. Il corso si propone di delineare le procedure per la sistematizzazione di un iter manutentivo, che sia progettato ad hoc per il manufatto, per il patrimonio edilizio o per il centro urbano in esame, in grado di controllare la qualità durante il "ciclo di vita utile".
Appare, quindi, importante il soffermarsi sui momenti conoscitivi propedeutici ad una fase decisionale interna al meta-progetto, con la messa a punto, secondo i dettami della Normativa U.N.I. di un Sistema Informativo, flessibile e non ridondante, che stabilisca in modo selettivo le priorità di intervento ed i livelli di criticità delle parti costruttive; a partire dalla conoscenza del già costruito, o del "da costruirsi", si delineeranno scenari decisionali per l’individuazione delle politiche manutentive, per la selezione delle strategie di intervento, per l’ottimizzazione delle risorse in un’ottica di sostenibilità.
Articolazione del corso
E’ previsto un ciclo di lezioni teoriche e seminari, con il contributo di specialisti esterni, cui si affiancherà una esercitazione pratica che intende fornire allo studente l’opportunità di sperimentare l’iter progettuale per l’elaborazione di uno strumento manutentivo per un caso esemplificativo. Le lezioni si alterneranno ad un lavoro applicativo, un Piano di Manutenzione per Villa Reimann, caso studio affrontato nel corso di Tecnologie del Recupero Edilizio A. Gli allievi potranno proporre casi elaborati anche in altri corsi di Tecnologie di Recupero Edilizio. E’ consigliata una continua e attenta frequenza per la stretta interdipendenza tra i cicli delle lezioni teoriche, ed i workshop. I riferimenti bibliografici relativi alla prova d’esame saranno forniti durante lo svolgimento del corso, al termine dei singoli cicli tematici. I testi con la specifica delle pagine contengono concetti e metodologie fondamentali per la prova d’esame.
Testi di riferimento
Bibliografia generale di riferimento
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Talamo C., La manutenzione in edilizia. Le coordinate di una nuova professione, Maggioli, Rimini, 1998.
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Curcio S. (a cura di), Global Service, Il sole 24 ore, Milano, 2005.
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Caterina G., Fiore V., La manutenzione edilizia e urbana. Linee guida e prassi operativa, Esselibri, Simone Editore, Napoli, 2005 .
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Castagneto F., Fiore V., (a cura di), Recupero, valorizzazione, manutenzione nei centri storici, (atti del convegno), LetteraVentidue, Siracusa, 2013.