LABORATORIO DI RESTAURO A - L

Anno accademico 2022/2023 - 4° anno
Docenti: Maria Rosaria VITALE e Chiara CIRCO
Crediti: 12
SSD: ICAR/19 - RESTAURO
Organizzazione didattica: 300 ore d'impegno totale, 156 di studio individuale, 144 di laboratorio
Semestre:

Risultati di apprendimento attesi

Il Laboratorio si propone di fornire gli strumenti per l’elaborazione del progetto di restauro di un manufatto architettonico che presenti problemi di conservazione. Il percorso di elaborazione si fonda su «una conoscenza che è storica, ma anche geometrica, dimensionale, fisica, tecnologica». Obiettivo principale è quindi l’acquisizione di una metodologia di progetto che si sviluppa in tre fasi (conoscenza, interpretazione, definizione dell’intervento) proposta mediante lezioni frontali e messa in pratica mediante una esercitazione progettuale. 

Uno degli obiettivi del corso è quello di consentire agli allievi l’integrazione delle conoscenze storiche, tecnologiche e strutturali acquisite negli anni precedenti del corso di studi, utilizzandole opportunamente per la conservazione del patrimonio architettonico.

I passi del percorso progettuale sono illustrati mediante lezioni frontali che forniscono le conoscenze minime per la comprensione del manufatto architettonico (consistenza geometrica e materica, interpretazione dei meccanismi di deterioramento e delle trasformazioni intervenute nel tempo) e per la definizione dei criteri di intervento appropriati per la sua conservazione.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

 

Gli incontri sono articolati in:

1) lezioni frontali destinate agli approfondimenti teorici su questioni di metodo e di carattere generale. 

2) Attività laboratoriale finalizzata alla sperimentazione applicativa su un caso di studio (esercitazione). 



Prerequisiti richiesti

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Propedeuticità

-       Laboratorio di Progetto 3

-       Teoria e Storia del Restauro 

conoscenze di base: storia dell’architettura, tecnologie costruttive storiche, comportamento statico degli edifici

Frequenza lezioni

La frequenza è obbligatoria nella misura del 70% del monte ore complessivo del laboratorio. Per gli aventi diritto ai sensi dell’art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo la percentuale di frequenza obbligatoria è del 50 %.

Contenuti del corso

Conoscenza degli edifici storici: il percorso metodologico del restauro (conoscenza, interpretazione e progetto). La fase di conoscenza: il rilievo e la ricerca storico bibliografica; richiami di rilievo architettonico, la restituzione grafica, metodi e scale di rappresentazione; le principali fonti documentarie e il loro rapporto col manufatto; il rilievo della tecnica costruttiva (elementi e assemblaggi).

Analisi e interpretazione dello stato di conservazione: lettura delle evidenze sulla fabbrica, delle stratificazioni e delle trasformazioni intervenute. Identificazione dello stato di degrado e di deterioramento. Identificazione dei danni in atto e dei danni prevedibili (quadri fessurativi, meccanismi di collasso, scenari di danno).

Il progetto di restauro: metodologie d’intervento, principi informatori (reversibilità, compatibilità e minimo intervento) e soluzioni operative. Riorganizzazione dello spazio architettonico, riuso compatibile del patrimonio costruito, interventi locali e globali sulla costruzione muraria); tecniche di intervento conservativo: rafforzamento e miglioramento sismico. La scala urbana del restauro: riqualificazione dello spazio pubblico nei contesti consolidati.

Testi di riferimento

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AutoreTitoloEditoreAnnoISBN
CAROCCI, C.F.Metodologie di analisi sul costruito murario storico, in Carocci C.F. (a cura di), Conoscere per abitare. Un seminario di studio a Motta Camastra, (pp. 17-42)Lombardi2008
 VARAGNOLI, C.La materia degli antichi edifici, in Trattato di restauro architettonico, diretto da G. Carbonara, vol. I (pp. 303-470)UTET1996
FIORANI, D.Rilievo del degrado e diagnostica, in Trattato di restauro architettonico, diretto da G. Carbonara, vol. II (pp. 523-580)UTET1996
GIUFFRÈ, A.Guida al progetto di restauro antisismico, in Giuffrè, A. (a cura di), Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso Ortigia, (pp. 151 -180).Laterza1993
DOGLIONI, F. Ruolo e salvaguardia delle evidenze stratigrafiche nel progetto e nel cantiere di restauro, Atti del Seminario Internacional de Arqueologìa de la Arquitectura- Vitoria-Gasteiz, 18-21 febbraio 2002, in “Arqueologìa de la Arquitectura”, n. 1, Università dei Paesi Baschi, Vitoria-Gasteiz, (pp.113-130).2002
CARMASSI, M. Approcci Metodologici, Progetto di restauro, Metodologie di progettazione del Restauro, in Il Manuale del Restauro Architettonico, (direttore scientifico L. Zevi), (pp. 151-21). Mancosu2001

Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Conoscenza degli edifici storici1, 2 (Carocci 2008, Varagnoli 1996)
2Analisi e interpretazione dello stato di conservazione 3, 4 (Fiorani 1996, Giuffrè 1993)
3Il progetto di restauro 4, 5, 6 (Giuffrè 1993, Doglioni 2002, Carmassi 2001)

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Il completo svolgimento del tema di esercitazione e la partecipazione attiva alle attività didattiche del corso sono condizioni necessarie per l’ammissione all’esame.

L’esercitazione seminariale prevede la produzione di elaborati atti a dimostrare l’esecuzione delle attività teorico-pratiche proposte dalla docenza.

La prova d’esame, il cui carattere è prettamente individuale, muoverà dal tema di esercitazione come spunto per una discussione sui temi affrontati nel corso delle lezioni nonché sui contenuti della bibliografia fornita durante il corso.

La conoscenza dei contenuti dei testi riportati nel Syllabus è necessaria per sostenere l’esame.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Attività della fase di conoscenza nel progetto di restauro; definizione dei criteri del progetto di restauro; effetti del terremoto sugli edifici murari: i meccanismi di danno; valutazione della qualità meccanica di una muratura; definizione dei criteri del progetto di restauro.
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