STORIA DELL’ARCHITETTURA ANTICA E MEDIEVALE

Anno accademico 2022/2023 - 2° anno
Docente: Emanuele GALLOTTA
Crediti: 10
SSD: ICAR/18 - STORIA DELL'ARCHITETTURA
Organizzazione didattica: 250 ore d'impegno totale, 170 di studio individuale, 80 di lezione frontale
Semestre:

Risultati di apprendimento attesi

Il corso ha lo scopo di fornire agli studenti iscritti al secondo anno del corso di laurea le informazioni principali, gli strumenti e i metodi per comprendere la storia dell’architettura e della città tra l’VIII secolo a.C. e l’inizio del XV secolo d.C., con riferimento al bacino del Mediterraneo, ai territori dell’Europa continentale e all’Inghilterra. Nell’affrontare un arco cronologico così vasto si prenderanno in esame quelle opere che, intrecciandosi con le vicende politiche, economiche, sociali che fanno da sfondo, sono paradigmatiche della cultura architettonica del passato per qualità della risposta progettuale, per complessità degli intrecci tra strumenti linguistici, protagonisti, preesistenze, programma funzionale e per i nessi che legano l’architettura al proprio ambito urbano, territoriale e ambientale.

S’intende dunque stimolare l’interesse degli studenti per un approccio alla progettazione solo apparentemente lontano dalla sensibilità contemporanea e sollecitare lo sviluppo di una capacità critica nel riconoscere, per ciascuna opera architettonica, l’appartenenza ad un preciso contesto storico-culturale, ambientale e paesaggistico e, al contempo, identificarne specificità costruttive, funzionali, formali e tipologiche.

Al termine del percorso didattico gli studenti:

- avranno raggiunto un'adeguata conoscenza della storia dell'architettura antica e medievale;

- avranno elaborato un proprio metodo di studio che consenta, sulla base delle conoscenze acquisite, di affrontare autonomamente ricerche più specifiche negli anni successivi;

- avranno imparato ad analizzare criticamente un'architettura dell’età antica e medievale tanto negli aspetti costruttivi e materiali quanto in quelli funzionali e linguistici;

- avranno acquisito un linguaggio adeguato che consenta loro di esporre in maniera appropriata le proprie conoscenze a un pubblico sia di specialisti che di non specialisti.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Il programma sarà svolto attraverso lezioni, esercitazioni grafiche, seminari e, laddove possibile, visite guidate a Siracusa e nel territorio. A fine corso sarà programmata una prova scritta (facoltativa, dal momento che la frequenza al corso non è obbligatoria) sull’architettura greca, dalla civiltà minoico-micenea all’Ellenismo. La valutazione (approvato/non approvato) avrà valore di esonero in seduta d’esame e sarà valida fino alla sessione di settembre 2023.  

Prerequisiti richiesti

Sono sufficienti le competenze acquisite nella scuola secondaria di secondo grado. La frequenza del corso e il superamento dell’esame di storia dell’architettura contemporanea al primo anno rappresenta un valore aggiunto.

Sono prerequisiti essenziali:

- una conoscenza di base dei lineamenti della storia antica e medievale e dei principali avvenimenti;

- una conoscenza di base della geografia;

- un corretto uso della lingua italiana al fine di acquisire e padroneggiare anche un conveniente lessico specialistico;

- un’adeguata capacità di lettura, analisi e comprensione dei testi e dei disegni.

Contenuti del corso

Introduzione alla storia dell'architettura antica e medievale: lo spazio, la cultura architettonica, gli architetti, le istituzioni, i committenti, la società nella storia. Diversi approcci metodologici e interpretativi.

La civiltà ellenica

Cenni sulle origini, mediante confronto con altre culture mediterranee (egiziana e minoica); breve excursus sull’architettura micenea: Micene, Tirinto, Pylos. Dal Medioevo Ellenico all'Arcaismo. Origini del tempio greco: il megaron come nucleo del futuro tempio: il tempio di Apollo a Thermos, l’Heraion a Olympia e il problema dell’origine lignea degli ordini architettonici. Le grandi realizzazioni dell’arcaismo: il tempio di Apollo a Siracusa, la cd. "basilica" a Paestum, il tempio G di Selinunte, il tempio di Aphaia a Egina, il tempio di Atena a Paestum. I grandi dipteri ionici: Artemis ad Efeso, Era a Samos, Apollo a Didima. L'Età Classica: il Tempio di Zeus a Olympia, il tempio cd. “di Poseidone" a Paestum. L'Acropoli di Atene: storia e miti dell’Attica; Pericle e i suoi architetti: Mnesicle ed i Propilei, Filocle e l’Eretteo, Callicrate e il tempio di Atena Nike, Ictino e Callicrate e il Partenone. Il problema delle attribuzioni ad Ictino: l’Ephaisteion o Teseion nell'Agorà di Atene, il Telesterion di Eleusi, il tempio di Apollo Epikoùrios a Bassae. Il IV secolo: il tempio di Zeus a Nemea; il tempio di Atena Alea a Tegèa; le tholoi a Delfi e ad Epidauro. Pitheos: il tempio di Atena Poliàs a Priene ed il Mausoleo di Alicarnasso.

L’Ellenismo

La ricostruzione dei grandi templi ionici arcaici: il nuovo Artemision a Efeso, il Didymaion presso Mileto. Lo pseudodiptero: Hermòghenes e il tempio di Artemis-Leukophriène a Magnesia sul Meandro. I grandi santuari: l’altare di Pergamo, l’Asclepieion di Kos, il santuario di Atena Lindia a Rodi.

La penisola italica sullo scorcio del primo millennio a.C.

Cenni di architettura etrusca e la “Grande Roma dei Tarquini”. Roma in età ellenistica: varietà di influssi e di tendenze architettoniche (templi dell’area sacra di Largo Argentina): il tempio etrusco-italico, e la fortuna dello pseudoperiptero; l’esperienza magnogreca (il c.d. “Tempio della Pace“ a Paestum), “l’opzione greca” di Hermodoros di Salamina (templi del foro Boario). Impiego su vasta scala dell’arco; la scoperta della concrezione cementizia e della volta: la porticus Aemilia a Roma. I grandi complessi del Lazio repubblicano (Fortuna Primigenia a Palestrina, Ercole a Tivoli e Giove Anxur a Terracina; il mercato coperto di Ferentino, il Tabularium a Roma): l’arco inquadrato dall’ordine, sostruzioni voltate, sistemi complessi di volte. L’architettura dei Dittatori: il Teatro di Pompeo, il foro di Cesare.

L’architettura da Augusto a Costantino

La basilica Aemilia e la Basilica Giulia; il tempio di Apollo Aziaco, il Tempio del Divo Giulio e il Tempio di Apollo Sosiano; il mausoleo di Augusto. Il Foro di Augusto come prototipo dei Fori Imperiali, il Tempio di Marte Ultore e l’ordine corinzio. Baia e le prime grandi cupole di età augustea; Tiberio a Sperlonga e a Capri. Claudio e il bugnato rustico (Porta Maggiore, Acquedotto Vergine, “docks” a Portus, sostruzioni del tempio del Divo Claudio al Celio); Nerone e la Domus Aurea. I Flavi: il Colosseo e il tempio della Pace; Domiziano (e Rabirio?): il palazzo imperiale sul Palatino, il Foro Transitorio, l’Arco di Tito. Traiano e Apollodoro di Damasco. Il Foro e i cd. Mercati di Traiano, la basilica Ulpia, la Colonna traiana. Il problema del Pantheon. L’età di Adriano: Villa Adriana presso Tivoli; il Tempio di Venere e Roma; le costruzioni di Adriano in tutto l’Impero. Età degli Antonini. Dai Severi a Diocleziano: Foro Severiano a Leptis Magna, Arco di Settimio Severo, terme di Caracalla, Ninfeo degli Orti Liciniani, Mura Aureliane e terme di Diocleziano, il Palazzo di Diocleziano a Spalato. Massenzio e Costantino: la Basilica Nova, l’Arco di Costantino, il Mausoleo di Costantina (Santa Costanza). Tipologie edilizie romane: edilizia residenziale, terme, luoghi di spettacolo.

Cultura tardoantica e cristianesimo: problemi di arte pagana e arte cristiana

Il cristianesimo dopo l'editto costantiniano di Milano: necessità di inventare un’architettura monumentale. La Basilica e il Battistero Lateranense, San Lorenzo f.l.m., la basilica di San Pietro in Vaticano, San Paolo Fuori le Mura, Santa Maria Maggiore, Santa Sabina, La pianta centrica: San Lorenzo a Milano, Santo Stefano Rotondo a Roma. Tra Occidente e Oriente: tipologie e sistemi costruttivi: triconchi e tetraconchi, la Basilica di S. Simeone Stilita (Qala’at Saman). Ravenna teodoriciana (Palazzo imperiale, S. Apollinare in Classe e S. Apollinare Nuovo, Battistero degli Ariani e Battistero degli Ortodossi) e giustinianea: S. Vitale. Splendore di Costantinopoli, Giustiniano e i suoi architetti: SS. Sergio e Bacco e S. Sofia a Costantinopoli.

Dal settimo al nono secolo: architettura carolingia e "more romano"

Architettura della Spagna visigotica e dell’Italia longobarda. La Cappella Palatina di Aquisgrana; l’abbazia di Seligenstadt, la Torhalle di Lorsch; importanza dell’ordine benedettino nell’ordinamento carolingio (pianta di monastero conservata nell'Abbazia di S. Gallo). Il Westwerk (abbazia di Corvey) e il Westbau (Ottmarsheim, Essen, S. Gertrude a Nivelles).

La crisi del Sacro Romano Impero Germanico e la paura dell’anno Mille

La rinascita del periodo ottoniano: San Michele a Hildesheim, San Pantaleone e Santa Maria in Kapitol a Colonia; San Ciriaco a Gernrode. Basiliche a cori contrapposti: le cattedrali di Spira, Worms e Magonza, il convento di S. Maria am Laach. L'esperienza francese fra il 900 e il 1050 (St. Martin a Tours; St. Philibert a Tournus; Cluny II).

Significato e limiti del concetto di "romanico" in Europa

Le vie regionali al romanico: Borgogna e Provenza (cattedrale di Autun; St. Trophime a Arles); regione della Loira (St. Etienne a Nevers); Poitou (Notre-Dame-la Grande a Poitiers); Perigord (St.Front a Perigueux; cattedrale di Angouleme); Alvernia (Notre-Dame-du-Port a Clermont- Ferrand); Normandia (Mont-St.Michel; Notre Dame a Jumièges; S.te Trinité e St. Etienne a Caen) e Inghilterra normanna (Cattedrale di Gloucester, Peterborough, Ely; Cattedrale di Durham). Architettura ìnterregionale: le chiese delle Crociate e le chiese sulla via di Pellegrinaggio a Santiago de Compostela (St-Martial a Limoges; S.te-Foi a Conques; St-Sernin a Tolosa; Santiago de Compostela). Crisi dell’Ordine Benedettino: l'architettura cluniacense (Cluny II e Cluny III, Paray-le-Monial, cattedrale di Autun) e S.te Madeleine a Vézelay; i certosini; i cistercensi. Gli orientamenti religiosi e filosofici di Bernardo di Chiaravalle: conferme di razionalismo. La prima architettura romanica cistercense (monastero di Fontenay) e la sua diffusione, anche in forme gotiche (monasteri di Pontigny, Clairvaux, Citeaux, Fossanova, Casamari). Modi e sistemi costruttivi. Spazialità e tipologia.

Il “romanico” nella penisola italica

Architettura protoromanica lombarda: i magistri comacini; tecnica muraria; rapporti con l'ambiente ravennate. Momenti dell'età romanica matura e architetti in Italia. Architettura in Lombardia ed Emilia (S. Abbondio a Como; S. Ambrogio a Milano; S. Michele a Pavia; cattedrale e battistero di Parma; cattedrali di Piacenza, Modena (Lanfranco-Wiligelmo); Venezia e la sua laguna: S. Marco a Venezia (sul modello costantiniano di Santi Apostoli a Costantinopoli e della basilica di S. Giovanni ad Efeso); S. Fosca a Torcello. Toscana: Pisa (complesso della cattedrale pisana); Lucca (S. Martino), Sardegna e la Trinità di Saccargia; Firenze (S. Miniato al monte, Battistero di S. Giovanni). Roma: l’incendio normanno del 1084, rinascenza del XII secolo. Ripresa del modello basilicale: ricostruzione di S. Clemente, Santa Maria in Trastevere. I campanili romanici e le facciate a sguscio coperte di mosaici. L' opera dei Cosmati e dei Vassalletto: Chiostri di San Lorenzo f.l.m., San Paolo f.l.m; e S. Giovanni in Laterano. Diffusione nel Lazio: Civita Castellana, Terracina. Montecassino e le cattedrali della Campania Felix: Salerno, Caserta vecchia. I Normanni nell’Italia del sud: Venosa, le grandi cattedrali di Puglia (S. Nicola di Bari; cattedrali di Bari, Molfetta, Barletta, Ruvo, Bitonto, Trani, Troia), il Regno di Sicilia: Cefalù e Monreale, Palermo (Palazzo dei Normanni, la Zisa, la Cappella Palatina, la Martorana, S. Cataldo, S. Giovanni degli Eremiti.

Dal “romanico” al “gotico”

Caratteri generali delle tendenze culturali e della formazione dello spazio; cenni sull'architettura civile d'età romanica e gotica. Origine e limiti del concetto di gotico, utile a definire un sistema di elementi archìtettonici e dei loro rapporti (analisi del sistema e del suo sviluppo nel tempo; strutture murarie diverse: supporti, spessori, ossature, costoloni, nervature, volte a crociera, archi acuti o a tutto sesto, contrafforti e archi rampanti, finestre ecc.). Gli intenti dell'abate Suger per la ricostruzione di St-Denis a Parigi e l'avvento del gotico nell'Ile-de- France. Cultura gotica dell'Ile-de-France. Architettura protogotica (Notre-Dame a Parigi, cattedrali di Noyon, Laon, Soisson) e gotica matura (cattedrali di Chartres, Reims, Amiens. Il problema di Beauvais; Sainte-Chapelle a Parigi, Bourges). Il 'caso' di St~Urbain a Troyes. La diffusione del gotico in Francia: lo stile rayonnant. Cenni al gotico tedesco (cattedrale di Colonia). Cultura gotica inglese. Architettura protogotica e gotica matura: cenni (le Cattedrali di Canterbury, di Lincoln e Westminster Abbey).

L'Italia nel Due-Trecento e sua originalità

I nuovi ordini religiosi e la loro influenza in architettura. I cistercensi e la diffusione del gotico in Italia; l’architettura laica di Federico II: Castel del Monte, Castel Maniace a Siracusa, la porta di Capua. Gli ordini mendicanti (francescani e domenicani): San Francesco in Assisi; San Fortunato a Todi; S. Maria Novella e S. Croce a Firenze. Le nuove cattedrali: il duomo di Orvieto e il duomo di Siena; piazze e palazzi del Popolo: a Todi; a Perugia; a Gubbio; piazza della Signoria a Firenze; cultura e architettura senese (fabbrica del Duomo; Palazzo Pubblico; S. Domenico e S. Francesco); cultura e architettura veneziana (S. Maria Gloriosa dei Frari; SS. Giovanni e Paolo; palazzo ducale); Emilia e Lombardia (San Francesco a Bologna, duomo di Milano). Arnolfo di Cambio e le sue opere (S. Maria del Fiore, Palazzo vecchio a Firenze). Roma: l’Aracoeli e Santa Maria sopra Minerva. Napoli e il Meridione in età angioina: S. Lorenzo, San Pietro a Maiella, S.Chiara e S. Maria Donna Regina a Napoli; il duomo di Lucera; l’opera di Pierre d’Agincourt).


Siracusa

Considerata la fondamentale importanza della conoscenza diretta delle opere e del disegno, si consiglia lo studio sul posto, documentato anche con materiale grafico personale (disegni, schizzi, studi di piante, sezioni ecc.), dei seguenti edifici di Siracusa:

-          tempio di Apollo;

-          tempio di Atena (duomo di Siracusa);

-          tempio di Artemide (cd. tempio ionico)

-          teatro greco;

-          castello Eurialo;

-          castello Maniace;

-          chiesa di San Giovanni alle catacombe.

Si consiglia inoltre la visita del Museo archeologico Paolo Orsi e del Museo di Palazzo Bellomo.

Testi di riferimento

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

ROCCO G., Introduzione allo studio degli ordini architettonici antichi, Roma 1995

BOZZONI C., FRANCHETTI PARDO V., ORTOLANI G., VISCOGLIOSI A., L’architettura del mondo antico, Bari 2006

BONELLI R., BOZZONI C., FRANCHETTI PARDO V., Storia dell’architettura medievale, Bari 1997

BIBLIOGRAFIA DI APPROFONDIMENTO

Spendibile per approfondimenti individuali o per supporto a tesi di laurea e progetti di restauro.

ADAM J.P., L’arte di costruire presso i Romani: materiali e tecniche, Milano 1989 (la ed. Paris 1984)

BERVE H., GRUBEN G., HIRMER H., I templi greci, Firenze 1962

BETTINI, S., Lo spazio architettonico da Roma a Bisanzio, Bari 1978

CAIROLI F. G., L’edilizia nell’antichità, Roma 2018

COARELLI F., Roma. Guida archeologica, Roma-Bari 1980

CONANT J.K., Carolingian and Romanesque Architecture, Harmondswoth 1959 (1974)

COPPOLA G., L’edilizia nel Medioevo, Roma 2015

GRODECKI, L., L'architettura gotica, Milano

KRAUTHEIMER, R., Architettura paleocristiana e bizantina, Torino 1986

KRAUTHEIMER R., Roma. Profilo di una città 312-1308, Roma 1981

KUBACH H.E., L'architettura romanica, Milano 1972

LAUTER, H., L’architettura ellenistica, Darmstadt 1986

MANGO, C., Architettura Bizantina, Milano 1974

ROCCO G., Guida alla lettura degli ordini architettonici antichi. I. Il dorico, Napoli 1994

ROCCO G., Guida alla lettura degli ordini architettonici antichi. II. Lo ionico, Napoli 2012

TOSCO C., L’architettura medievale in Italia 600-1200, Bologna 2016

TOSCO C., L’architettura italiana nel Duecento, Bologna 2021

WARD PERKINS, J.B., Architettura romana, Milano 1979 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

La prova d’esame è individuale e consiste in un colloquio volto a verificare il grado di conoscenza delle opere e delle tematiche trattate durante il corso. Lo studente dovrà saper illustrare con piante, sezioni, schizzi e schemi geometrici gli edifici maggiormente significativi. La prima domanda è propedeutica allo svolgimento dell’esame stesso e consiste nel ridisegno e nel commento di un ordine architettonico antico (dorico, ionico attico, ionico asiatico). Per chi sosterrà la prova scritta facoltativa sull’architettura greca, invece, l’esame orale verterà sugli argomenti successivi all’Ellenismo.

La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere. Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni, al fine di rispettare il programma previsto e qui riportato.

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