LABORATORIO DI COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 2 M - Z

Anno accademico 2022/2023 - 2° anno
Docente: Vincenzo LATINA
Crediti: 12
SSD: ICAR/14 - COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
Organizzazione didattica: 300 ore d'impegno totale, 156 di studio individuale, 144 di laboratorio
Semestre: Insegnamento annuale

Risultati di apprendimento attesi

Il corso, prevede una serie di esercitazioni di Composizione Architettonica

Le esercitazioni saranno sia singole, sia in gruppo, tratteranno 2 o 3 principali temi progettuali divisi per semestri,

- L’architettura della casa e le forme di abitare, consiste nello studio di alcune case e residenze disciplinarmente rilevanti del XIX e XX secolo. Agli studenti è richiesto di trovare rispondenze, riadattamenti e trascrizioni per la ridefinizione di un intervento residenziale astratto o inserito in un contesto urbano o rurale. A tal riguardo verranno studiate oltre alle singole architetture residenziali anche degli “agglomerati” sostituenti dei piccoli borghi, molto diffusi nelle aree interne italiane.

Si prevede la ricomposizione di una piccola casa, l’esercizio scaturisce da un pretesto, un esercizio progettuale schematico redatto da un autore disciplinarmente rilevante. A tal riguardo è richiesta la revisione, il riadattamento e la ricomposizione critica.

La recente pandemia di covid19 sembra aver accelerato la previsione di nuove strategie urbane inerenti ai futuri insediamenti umani e delle comunità residenziali dislocati nel territorio, lontano dalla conurbazione. 

Tra la moltitudine di casi, il recupero del Borgo di Colletta nel Comune di Castelbianco in provincia di Albenga, opera di Giancarlo De Carlo è stato antesignano. Colletta è la pietra di paragone del recupero dei centri “minori” dei borghi abbandonati e disseminati in tutta Italia, prevalentemente sugli Appennini.  

Allo stesso modo si prevede un esercizio di ricomposizione progettuale di un piccolo edificio situato in un borgo italiano. Il borgo di Gorgusello a Fumane, situato nell’area prealpina della provincia di Verona, diventerà area di studio per la redazione di un progetto didattico.  

Il corso pone come obiettivo prevalente la preparazione dell'allievo architetto ai temi che trattano il progetto architettonico come componente essenziale della residenza, come primo nucleo della forma urbana e la rigenerazione di luoghi, come il quartiere, il borgo, gli agglomerati urbani.

Pertanto, alle imprescindibili prerogative di salvaguardia e tutela si prevede l’articolazione di alcuni interventi rigenerativi che implicano l'innesto del nuovo nei “brani” edificati. Si prevede la simulazione progettuale attraverso interventi di dimensioni contenute e quantificabili, pertinenti del vivere quotidiano, del lavoro e prevalentemente dell'abitare. 

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Le lezioni, le esercitazioni e gli esami sono in presenza , anche se potrebbero essere suscettibili di variazioni, a tal riguardo verrano emanate apposite direttive d'ateneo dall’istituzione universitaria.

La struttura principale del corso è articolata complessivamente in lezioni frontali, esercitazioni in classe, seminari e sperimentazioni dirette nell’area di progetto. L’attività didattica prevede una serie di esercizi progettuali suggeriti da una preliminare ricognizione letteraria delle più interessanti opere di architettura moderna e contemporanea. Così da fornire utili strumenti, per il controllo dell’esercizio progettuale assegnato e per l ‘acquisizione di una consapevolezza progettuale. Le esercitazioni consistono nella lettura e il ridisegno di architetture prevalentemente indicate dalla docenza o in alcuni casi proposte e concordate con gli allievi. L’intento è quello di avvicinare lo studente alle tecniche di rappresentazione, il disegno non solo come fine ma come strumento d’indagine. L’obiettivo è quello analizzare e scomporre il testo architettonico, comprenderne i contenuti teorici e tecnici dell’opera architettonica.

Le prime esercitazioni, avviano lo studente allo studio di un piccolo edificio residenziale e attraverso il materiale di base -schizzi, foto, disegni, riferimenti bibliografici, ecc.- si richiede la ricostruzione del testo architettonico; non un semplice processo di rilievo, in quanto l’assenza fisica dell’edificio presuppone un processo di interpretazione, comprensione e conseguente ricostruzione attraverso la decifrazione o il riconoscimento delle tracce del testo architettonico.

Si procede così con l’esplorazione dell’edificio, attraverso il rilievo. Attraverso disegni, collage, fotomontaggi e modelli tridimensionali, per proseguire con delle letture comparative di valori attribuiti all’edificio, secondo i seguenti criteri:

-alcuni aspetti del comporre - la lettura di un’opera architettonica;

- la forma architettonica –

-la precisione e la misurazione in architettura - la geometria come matrice della forma: i tracciati regolatori, le assialità bilanciate la simmetria speculare, moduli e proporzioni dinamiche, moduli e proporzioni statiche;

- la pianta- come generatrice della forma;

-la sezione- chiarezza strutturale, complessità spaziale, la facciata -proporzioni, misure, rapporto esterno-interno;

- composizione e costruzione- costruzione come “thecne”, “utilità e bellezza”;

- architettura e contesto- note sulla specificità dei luoghi;

- alcuni concetti di spazio- il volume, la massa, lo spazio-tempo;

- luce, materia, peso- in architettura Da tali studi scaturisce lo sviluppo di un tema di progettuale di ridotte dimensioni attinente, alle tematiche sviluppate nelle esercitazioni precedenti secondo i criteri di addizione, scomposizione o integrazione architettonica dell’edificio studiato.

Prerequisiti richiesti

la partecipazione  degli studenti alle lezioni e alle esercitazioni  non prevede  prerequisiti. Necessario e pertanto propedeutico  per sostenere l'esame invece risulta la frequenza di almeno il  70% delle delle ore delle  lezioni e delle  esercitazioni e l'aver sostenuto  l'omologo modulo  del Laboratorio di Progetto del primo anno. 

Frequenza lezioni

E' richiesta la fraquenza, di almeno,  del 70% delle ore delle lezioni e delle esercitazioni del modulo.  

Ai sensi dell’art. 24 del Regolamento Didattico di Ateneo e del punto 3.1 del Regolamento Didattico del Corso di Studio, la frequenza è obbligatoria per gli insegnamenti denominati “Laboratorio”. Gli studenti possono chiedere la dispensa totale o parziale dall'obbligo di frequenza per gravi e/o giustificati motivi.  La dispensa è deliberata dal Consiglio del Corso di Studio e deve contestualmente prevedere la possibilità di partecipare agli appelli dei relativi esami.

Contenuti del corso

È richiesta una preliminare acquisizione di elementari conoscenze, delle esperienze e delle sperimentazioni moderne maturate in architettura. Aiuterà alla definizione di un progetto consapevole che articoli le relazioni tra preesistenza e nuovo, tra l'isolato, il quartiere e la città; in cui il nuovo può diventare un elemento di misura del contesto.

Lo studio analitico di alcuni “principi della composizione” dei progetti di architettura consente di comprenderne il complesso processo progettuale; tali principi sono intesi come processi da assimilare e non come atti da ripetere, dettati da consolidate prassi progettuali.

Lo studente viene così avviato allo studio di alcune architetture emblematiche, in prevalenza edifici residenziali di rilevanza disciplinare per la loro di natura storico-architettonica, morfologica, ambientale e per ordine compositivo e tecnico.

A tal fine sono richieste elaborazioni progettuali che comportino la realizzazione di modelli di studio tridimensionali, in cartoncino o materiali similari, nelle dimensioni e scale appropriate; i modelli sono la simulazione o la traduzione di un’invenzione spaziale e non la rappresentazione miniaturizzata della realtà, di per sé irripetibile. I modelli sono di aiuto ad una migliore comprensione dell’architettura, inoltre contribuiscono all’educazione dell’osservatore.

Il laboratorio richiede l’esecuzione di modelli interpretativi in cui si evidenzino le varie connessioni spaziali, distributive e tipologiche, in cui viene messa in rilievo la qualità materica e lo spazio tridimensionale. Tali relazioni non si basano su criteri d’indagine di tipo meccanicistico o procedurale, intesi come una prassi da seguire, per determinare un risultato già noto o presunto a priori, ma, una vera e propria verifica, un sistema di analisi “aperto” alle specificità del sito, dell’edificio, dell’autore e alla capacità degli studenti.

Le esperienze maturate con lo studio di architetture di riferimento trovano rispondenze e analogie nella simulazione progettuale; difatti è richiesta la scomposizione e l’analisi del caso studio la riprogettazione di una parte di esso o la ricomposizione ponderata, di un piccolo edificio.

Uno dei temi del corso “le variazioni in architettura”, pone alcune riflessioni in relazione alla progettazione di una “architettura didattica” attenta e misurata, che intende tenere conto di molteplici fattori esistenti o predeterminati di ordine topologico, strutturale, distributivo e compositivo in genere.

Testi di riferimento

TESTI DI RIFERIMENTO

  • Ludovico Quaroni, Progettare un edificio: otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977;
  • Francesco Cellini, Manualetto, Norme tecniche, costruttive e grafiche per lo svolgimento progettuale sul tema della casa unifamiliare, Città Studi Ed. Torino 2000;
  • Umberto Cao, elementi della progettazione architettonica, Laterza, Bari 1995;
  • Franco Purini, Comporre l’architettura, Laterza, Bari 2000;
  • Kenneth Frampton, Tettonica e Architettura, Poetica nella forma architettonica nel XIX e XX secolo, SKIRA, Milano 1999;
  • Piero Ostilio Rossi, la costruzione del progetto architettonico, Laterza, Bari 1996;
  • Mario Botta, Abitare. Conversazioni e scritti di architettura, Christian Marinotti Edizioni 2017;
  • Vincenzo Latina, Sulla roccia verso il cielo. Le tautologie imperfette. Bramea editore 2018;
  • Christian Norberg – Schulz. Louis I. Kahn. Idea e immagine. Officina edizioni 1980;
  • Adriano Cornoldi, L’architettura della casa, Officina edizioni 1991;
  • Raymond Queneau, Gli Esercizi di stile, Einaudi 1983;

Il docente fornirà, inoltre, il materiale documentario di alcune architetture emblematiche e dei casi studio. Il web potrà fornire una immediata consultazione delle opere assegnate.

Letture consigliate

  • Paul Valéry, Eupalino o dell’architettura, traduzione di Raffaele Contu, ed. biblioteca dell’immagine Pordenone 1986;
  • Italo Calvino, Le città invisibili, ed Einaudi, Torino;
  • Francesco Venezia, La Torre d’Ombre, o l’architettura delle apparenze reali, Arsenale editrice, Venezia 1988;
  • John Summerson, Il linguaggio classico dell’architettura, Einaudi, Torino;
  • Carlo Petrini, Buono pulito e giusto. Principi di una nuova gastronomia. Gli Struzzi Einaudi 2005
  • Giuliano Gesleri (a cura di) Le Corbusier, La casa degli uomini, Jaca Book, 1985
  • Antonio Alfani, Manuela Canestrari e Alberto Samonà. La casa di Le Corbusier, La Maison des Hommes. La distanza di Le Corbusier, Officina Edizioni, 1987

Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1la comprensione e lo sviluppo di un tema di progettuale di ridotte dimensioni attinente, alle tematiche sviluppate nelle esercitazioni precedenti secondo i criteri di addizione, scomposizione o integrazione architettonica dell’edificio studiatobibliografia di riferimento

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

L’esame consiste nella presentazione, discussione e verifica degli elaborati grafici redatti durante le esercitazioni e un colloquio sugli argomenti delle lezioni e delle letture suggerite durante il modulo. Lo studente dovrà dimostrare di avere acquisito le nozioni teoriche e la metodologia del “progetto” necessari alla sua formazione. Il calendario delle lezioni e degli appelli di esame saranno disponili nel sito istituzionale della S.D.S.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

le domande scaturiscono dalla valutazione degli elaborati progettuali e delle lezioni del corso e variano di caso a caso. 

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